lunedì 30 gennaio 2012

ABBADO: HA RAGIONE IL "MAGO" A DIRE CHE E' UNICO ED INEGUAGLIABILE.MA E' ANCHE UN UOMO AFFASCINANTE.










Trovato abito e soprattutto il cappello  (sono troppo più bella di questa qui)




il 22 si avvicina !


6 commenti:

  1. platea biglietto giallo 115 € ma altri 10 € prenotazione

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  2. Ho imparato tutto da te e ora come puoi vedere,amore immenso,riesco anche a mettere musica nel blog.Lo so che penserai che l'url della canzone di Gianna me lo hai trovato tu ma ce l'ho messo io.E poi lo so che te che mi hai sconvolto preferisci Brahms ma so anche che la Gianna ti piace perchè ,come dici,è l'ultima rappresentanre della civiltà etrusca.Ti amo,ti amo,ti amo,ti amo,ti amo,ti amo,ti amo.

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  3. Grande problema:con l'abito da sera con scollo schiena vertiginoso e senza spallini che si fa con il reggiseno? spallini reggiseno trasparenti non se parla,se addirittura lucidi orrore.L'amica collaboratrice di Laura Biagiotti consiglia coppette.Che faccio? Help me,open the door!

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  4. Deciso: niente coppette,niente reggiseno perchè io posso.

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  5. FEMMINISTE A CAMELOT?
    Ma forse sbagli alla rinuncia del reggiseno perché Simone Marchetti che a mio giudizio è uno dei più grandi esperti d’Italia in questo settore dice che questo pezzo del guardaroba femminile è stato uno dei propulsori dell' emancipazione delle donne e che fa effetto rivederlo oggi, sulle passerelle degli stilisti per l' estate 2012. Certo che ha un carattere tutto nuovo che tradisce in qualche modo il suo passato illustre. Non è infatti appuntito, come mostrato dalle dive di Hollywood nell' età dell' oro e non è nemmeno invisibile, come volevano le femministe che lo bruciarono nelle piazze, a metà degli anni Sessanta, mentre il più grande stilista del secolo scorso, Yves Saint Laurent, inventava il nude look. E non è superdotato, come promesso dal mitico Wonderbra, inventato nel 1961 e consacrato nel 1994 dalla modella Eva Herzigova e dal marchio Playtex. Niente di tutto questo: il reggiseno del 2012, a quasi cento anni dalla nascita, è un accessorio timido e sofisticato perché ,in anticipo sui tempi, subodorando la crisi internazionale e accusando il colpo delle protesi al silicone e del declino del velinume nazionale, la moda ha deciso di rispolverarlo puntando su una sua qualità inaspettata: la dolcezza. Eccolo quindi spuntare a bustino da Viktor & Rolf, a ferretto da Antonio Marras e N. 21, a fascia da Prada ,a farfalla da Les Copains, con borchie da Versace o con stampa di fiori, frutta e verdura da Dolce & Gabbana.

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